Il mio blog
Individualismo libertario
mercoledì 28 06 2017
Oggi penso che l'etica priva di ogni fondamento fa si che ogniuno possa riferirsi alla propria morale per giustificare le proprie azioni. Su quali basi si fondano le decisioni etiche di carattere universale come la vita, l'inquinamento, la salvaguardia del pianeta? Se mi guardo intorno, trovo in ogni ambito socio economico e culturale, esempi chiarissimi di riferimenti alla propria morale. L'individualismo non credo che crei futuro.
Nel periodo del Sessantotto furono pubblicati molti scritti nell’idea della destrutturazione della famiglia, delle regole e delle gerarchie, intesi come centri di alienazione e di distruzione della creatività. E’ evidente che questo era il risultato di un periodo totalitario assolutista seguito da un forte periodo di strutturazione della società al quale i giovani andavano opponendosi. I testi erano scitti da autori come Marcuse, Goffman e molti altri . Questa destrutturazione ha creato l’individualismo libertario contemporaneo, al quale si riferisce sia la nostra società occidentale ma anche la nostra arte , la cultura e la stessa architettura. Vediamo esempi di individualismo nella nostra famiglia nella quale la gerarchia è superata dal sentimento “vivi e lascia vivere”, il lavoro è diventato profitto individuale,la politica è individualismo puro laddove il totalitarismo è solo scongiurato da tanti individualismi in equilibrio cosmico pronto ad esplodere. oggi persino la carità e individuale. La destrutturazione alla quale stiamo assistendo da ormai cinquant’anni promossa dal miraggio della libertà assoluta, consente nel breve periodo di esercitare la propria libertà come fa un artista che dipinge ciò che vuole, ma non crea una scuola e quindi non crea futuro! L’uomo moderno “libero e individualista” è solo, e come tale è non è libero ed è governabile e manovrabile. In tutto questo eccesso di fantasia i giovani non trovano una collocazione. La società contemporanea ha bisogno di un archeologo pronto a raccoglierne i pezzi dando ad ogniuno il proprio ruolo incollando i mattoni uno sopra l’altro e legandoli come per costruire una moderna e nuova piramide sociale, in equilibrio coi principi qualitativi e non quantitativi. questa credo che sia la strada per il futuro.